Il mercato immobiliare torna a interessare i risparmiatori italiani, che oggi di fronte alle scarse alternative di investimento guardano al mattone come a una possibilità solida e concreta. Rispetto a un periodo felice come quello 1998/2006, però, sono cambiate molte dinamiche: Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, afferma che attualmente l’acquisto di immobili non sia più tanto legato alle direttive del mercato, ma al valore degli immobili stessi.

“Negli ultimi 30 anni i proprietari tenevano le case senza apportare alcuna miglioria,” – precisa Breglia – “oggi questo atteggiamento non paga più. Anche chi affitta ha delle pretese che il proprietario deve soddisfare. Suggerisco a chi vende, magari la casa ereditata, di metterla sul mercato dopo averla almeno rinfrescata e a chi affitta di dotarla di impianti in regola e mobili funzionali”. Ma oltre a queste indicazioni di buon senso, esistono alcuni consigli operativi che sarebbe importante non perdere di vista.

Nove fronti a cui prestare attenzione

Intervistando Paola Bonfante, architetto dello studio Bdgs Architetti Associati di Milano, Il Sole24Ore ha individuato nove fronti operativi a cui prestare particolare attenzione per aumentare in modo distintivo il valore dell’abitazione. Questi sono:

  • l’efficienza energetica: possono fare la differenza gli infissi nuovi, un impianto di aria condizionata con deumidificazione, la tipologia di scaldabagno, e persino l’utilizzo in cucina di piastre a induzione che affrancano dalla fornitura di gas;
  • l’impianto di riscaldamento: ideale quello autonomo che si utilizza in base alle esigenze individuali; attenzione alla possibilità di installare sistemi nuovi come gli impianti radianti a pavimento;
  • gli impianti domotici e la tecnologia: non sottovalutate gli impianti di controllo remoto che regolano il riscaldamento e l’aria condizionata, il sistema di allarme, fino all’elettrificazione delle tapparelle nelle diverse zone della casa e al videocitofono;
  • il terrazzo: un ampio balcone o un terrazzo, dove poter curare le piante o semplicemente stare all’aria aperta, condizionano in modo decisivo chi sta cercando un immobile, oggi anche più di un box di pertinenza;
  • l’organizzazione degli spazi interni: l’essenzialità delle nuove tendenze in fatto d’arredamento porta gli spazi secondari o “nascosti” ad acquisire importanza sempre maggiore; parliamo di cantine e soppalchi, dell’angolo lavanderia e dei più tradizionali ripostigli e dispense, fino alla cabina armadio, ormai irrinunciabile;

  • la zona e la comodità dei servizi: non è obbligatorio che la casa sia in centro città perché il suo valore sia riconosciuto; contano tantissimo anche le aree urbane meno centrali se però posizionate in maniera strategica rispetto ai trasporti, alle scuole, alle facoltà universitarie e a tutti i principali servizi, dalla spesa alla salute;
  • la vicinanza al verde: un’abitazione situata in prossimità di un parco o di un giardino o quantomeno vicina a un’area ricca di alberi, pensata per i più piccoli o per gli animali domestici, acquista un indubbio valore aggiunto;
  • le finiture: finitura significa cura del dettaglio, che oggi può andare di pari passo con la tecnologia senza necessariamente comportare spese folli: pensiamo al controllo remoto della serratura della porta di ingresso o, per i più tradizionali, la sempre apprezzata porta blindata;
  • la giusta distanza da rumore e traffico: per molti acquirenti, l’inquinamento acustico legato alla vicinanza a locali notturni o a zone di particolare traffico è ormai un problema quanto la difficoltà a trovare parcheggio o il rischio che una zona possa essere mal frequentata o poco pulita.

Spazio dunque a coloro che possono vantare un’attenzione verso questi temi, ma non dimenticate che un buon consulente immobiliare può aiutarvi a migliorare notevolmente l’attrattività del vostro immobile in vendita o in affitto.

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