La figura dell’agente immobiliare: di cosa si occupa, i requisiti che deve possedere e come scegliere quello giusto

Non capita tutti i giorni di dover vendere un appartamento, oppure comprare un immobile o mettere la propria casa in affitto. Trattandosi poi di affari complicati, che sottostanno a una burocrazia alquanto cavillosa, è bene decidere di non fare tutto da soli ma di affidarsi all’esperienza e alla pratica di un agente immobiliare.

Non a caso, l’agente è un mediatore che si pone tra le parti interessate a portare a termine una trattativa immobiliare nel modo più veloce e vantaggioso possibile. Per far questo, l’agente immobiliare deve possedere numerose qualità e competenze tecniche, ma anche essere un professionista abilitato, certificato e iscritto al Registro della Camera di Commercio.

Non è semplice scegliere l’agente immobiliare giusto; con questa guida, vogliamo darvi un’idea della complessità di questa figura per aiutarvi a non compiere passi falsi e a rimanere soddisfatti della vostra scelta.

Chi è e cosa fa un agente immobiliare?

Nel suo ruolo di mediatore, l’agente immobiliare agevola l’incontro tra domanda e offerta facilitando gli scambi di informazione e materiali tra l’acquirente e il venditore di un immobile.

Non solo fa in modo che i documenti e i certificati necessari a una valutazione siano messi a disposizione degli interessati, ma fa sì che un potenziale acquirente visiti quanti più immobili possibili, nel pieno rispetto dei budget e dei desiderata concordati.

Assistendo il cliente fino alla conclusione della compravendita, l’agente immobiliare vigila su ogni passo della trattativa, facendo in modo che tutto si svolga in modo conforme alle aspettative e che nessuno rimanga deluso dell’investimento.

Come riportato sul sito della FIAIP, un buon agente immobiliare deve rimanere sempre imparziale e agire nell’interesse di tutte le parti in causa, senza propendere per una o per l’altra. Onestà e integrità sopra ogni cosa, anche quando questo significa dover rinunciare al buon esito di una trattativa.

Nello specifico, vediamo quali caratteristiche deve possedere un buon agente immobiliare, quali sono le attività delle quali si occupa e quali sono i requisiti per avere successo in questa professione.

Le caratteristiche di un buon agente immobiliare

A chi lavora in un’agenzia immobiliare sono richieste non soltanto numerose competenze e capacità tecniche inerenti allo svolgimento pratico delle proprie attività quotidiane, ma anche diverse caratteristiche umane che, come abbiamo accennato, fanno capo ai valori di onestà e integrità.

Provando a sintetizzare una figura dai contorni tutt’altro che banali, possiamo dire che un buon agente immobiliare deve:

  • Essere innanzitutto un ottimo consulente, ossia deve saper consigliare al meglio i propri clienti agendo nel loro interesse.
  • Curare relazioni professionali durature e positive, facendo in modo che ogni cliente rimanga tale per sempre e che quindi torni a rivolgersi a lui in occasione di future trattative.
  • Curare la propria reputazione online e offline. Questo significa in primis fare in modo che nessun cliente sia insoddisfatto del suo operato, ma anzi che favorisca il passaparola all’interno della sua zona di competenza.
  • Assumersi le dovute responsabilità di ogni incarico e condurre ogni trattativa nel modo più corretto e consono alle aspettative.
  • Per far questo, deve essere sicuro di aver raccolto tutte le informazioni e i materiali necessari alla trattativa.
  • Conoscere molto bene il settore, il mercato di riferimento nel quale si muove e la sua zona di competenza. Deve poter fornire anche consigli e informazioni basilari in materia legale e fiscale.
  • Essere un abile oratore e comunicatore. Questo perché deve saper promuovere e valorizzare gli immobili dei quali si occupa mettendone in risalto gli aspetti positivi. Allo stesso modo, deve avere l’onestà di presentare anche gli aspetti più negativi degli appartamenti, per i quali deve essere sempre pronto a fornire una soluzione o un’alternativa.
  • Saper comunicare a tutti i livelli e rimanere al passo con i tempi. Ciò vuol dire che deve conoscere le principali strategie di marketing immobiliare, padroneggiare le nuove tecnologie e saper utilizzare gli strumenti di promozione e visibilità odierni, come i social media.
  • Comprendere l’importanza delle relazioni sociali e del networking, partecipando a occasioni, eventi e stringendo collaborazioni e partnership proficue.

Le attività principali dell’agente immobiliare

La giornata lavorativa tipo dell’agente immobiliare è decisamente ricca e variegata.
Un agente immobiliare deve infatti dividersi tra le numerose attività che lo aspettano ogni giorno, ossia gli incontri con i potenziali clienti, le visite agli appartamenti, la stesura degli annunci delle case in vendita o in affitto e le telefonate da parte dei potenziali interessati.
Al normale day by day si sommano poi le attività più tecniche e forse anche più complesse:

  • Preparazione dei contratti di locazione o di vendita da sottoporre alle parti interessate a un immobile.
  • Raccolta dei documenti necessari alla preparazione dei contratti.
  • Valutazione economica degli immobili e dei terreni da mettere in vendita.
  • Valutazione circa lo stato di un immobile.
  • Raccogliere le offerte ricevute e sottoporle al proprietario dell’immobile.
  • Fornire assistenza e consulenza ai clienti che devono richiedere un mutuo o che necessitano di maggiori informazioni burocratiche.
  • Tenere traccia dei clienti dell’agenzia e di tutte le trattative portate a conclusione.
  • Perseguire gli obiettivi commerciali dell’agenzia.
  • Trovare occasioni di new business.
  • Partecipare a eventi e corsi di formazione e aggiornamento.

I requisiti per diventare un agente immobiliare

Come si diventa agente immobiliare?
Innanzitutto, bisogna frequentare un corso professionale propedeutico all’esame di abilitazione. L’esame consiste in due prove scritte e una orale, ma il numero delle prove può cambiare a seconda del ramo specifico scelto dal candidato.
Superato l’esame e verificata l’esistenza di tutti i requisiti ci si può iscrivere al Registro delle Imprese e al REA per gli Agenti d’Affari in Mediazione, facendo richiesta presso la Camera di Commercio della propria provincia di residenza.

Oltre al superamento dell’esame, però, ci sono alcuni requisiti che il futuro agente immobiliare deve possedere. Questi sono, innanzitutto, di natura personale e riguardano il possesso della cittadinanza europea e la residenza italiana, aver raggiunto la maggiore età, aver conseguito il diploma di scuola secondaria superiore, avere il pieno godimento dei diritti civili e, infine, avere la residenza dove si intende fare l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Ai requisiti personali si aggiungono quelli morali, che è compito della Camera di Commercio verificare: l’aspirante agente immobiliare non deve essere stato interdetto, condannato e fallito, non deve aver riportato sanzioni amministrative accessorie, né essere stato sottoposto a controlli antimafia.

Quanto guadagna un agente immobiliare?

Come riportato sul sito degli Agenti Immobiliari Abilitati, solitamente, un agente immobiliare guadagna a provvigione per ogni trattativa portata a buon fine e, come stabilito dall’articolo 1755 del codice civile, ottiene una provvigione sia dal venditore che dall’acquirente.

La legge non definisce l’entità dell’importo della provvigione, per cui ogni agenzia applica la percentuale a sua discrezione, ma ne dà indicazione nel contratto sottoposto e firmato dal cliente.

L’agenzia riceve il compenso a trattativa conclusa, ossia quando le parti coinvolte sono giunte a un accordo e la proposta è stata accettata. Il che significa che la provvigione può essere versata anche in fase di preliminare, quindi prima che si giunga alla firma dell’atto notarile.

Quando la trattativa non si conclude, l’agenzia immobiliare ha diritto a un rimborso spese, precedentemente concordato.

Come cambierà la figura dell’agente immobiliare nel futuro?

Come riportato in un post precedente, non è semplice stabilire con precisione come evolverà la figura dell’agente immobiliare. Tanta incertezza è dovuta ovviamente al contesto storico particolare che stiamo vivendo da un anno a questa parte e che ha portato all’attenzione di tutti nuove urgenze ed esigenze.

In un’epoca post Covid, ma anche allo stato attuale delle cose, all’agente immobiliare sarà richiesto soprattutto di rispettare le disposizioni in materia di salute e sicurezza. Il che si tradurrà in un aumento delle visite virtuali agli appartamenti, ma anche nell’aver cura di igienizzare gli ambienti (uffici e immobili) tra un appuntamento e l’altro. Allo stesso modo, bisognerà evitare che un numero elevato di persone si riunisca nello stesso momento  all’interno di uno spazio ristretto, per cui l’agente immobiliare potrebbe dover rivedere le modalità di incontro tra le parti interessate a concludere una trattativa. Dovrà fare in modo di accelerare i tempi e far sì che molte delle fasi di una compravendita avvengano online, specie la raccolta e la valutazione dei documenti.

Quel che è certo è che, nell’interesse e nel rispetto di tutti, l’agente immobiliare dovrà imparare sempre di più a lavorare in modo virtuale, e sarà quindi fondamentale l’utilizzo da parte sua degli strumenti del web marketing e l’aggiornamento costante su tecniche e piattaforme che potranno essergli utili.

Pertanto, anche se i cambiamenti non saranno sempre facili e immediati, è molto probabile che in futuro internet diventi ancora più protagonista del lavoro quotidiano di un’agenzia immobiliare.

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