Quale mutuo conviene fare nei prossimi tempi?

Gli eventi verificatisi nell’ultimo anno (e tuttora in corso) hanno rivoluzionato le principali tendenze che da tempo animavano il settore immobiliare. Gli italiani continuano a desiderare di acquistare una casa, ma le caratteristiche tipiche della dimora dei sogni sono nettamente cambiate. Adesso si cercano abitazioni più spaziose, nelle quali poter lavorare e non solo vivere, lontane dalle grandi città e se possibile dotate di giardino e ambienti esterni. D’altronde, con l’avvento della pandemia e i conseguenti periodi di lockdown, abbiamo tutti imparato a vivere in modo molto diverso il nostro rapporto con la casa.

La crisi economico-finanziaria degli ultimi mesi ha determinato un certo abbassamento dei prezzi degli immobili, cosa che ha invogliato tante persone a investire e a rivolgersi al proprio istituto di credito per ottenere un mutuo. Tuttavia, non sono pochi i dubbi riguardo il tipo di tasso da preferire in previsione di un acquisto. Per cui, dopo aver fatto una panoramica sulle diverse tipologie di mutuo disponibili, in questo articolo proviamo a tirare le somme e capire quale mutuo conviene chiedere in tempi così incerti.

Come capire quale mutuo conviene

Per capire se conviene optare per un mutuo a tasso fisso o per uno a tasso variabile bisogna prendere in considerazione alcuni fattore chiave.

Innanzitutto, la scelta dipende dal tipo di reddito percepito dall’interessato e da come questo potrebbe variare nel tempo (o rimanere stabile). Su questa base, il richiedente deve chiedersi se nel lungo periodo sarà in grado di sostenere la rata calcolata.

Quando ci si chiede quale mutuo conviene fare occorre ricordare che, se da un lato la formula a tasso variabile sembra piuttosto conveniente all’inizio, dall’altro lato la rata può oscillare a seconda dell’andamento degli indici finanziari di riferimento. Chi preferisce non avere queste preoccupazioni farebbe meglio a scegliere un mutuo a tasso fisso, sapendo però che, in futuro, il tasso potrebbe arrivare a costare di più. Tutto dipende quindi da quanto si è disposti a rischiare.

C’è anche da dire che se fino a dieci anni fa, l’oscillazione degli indici Euribor ed Euris rendeva quasi impraticabile la scelta del mutuo a tasso fisso, oggi le cose sono nettamente cambiate. I due indici, negli ultimi tempi, sono piuttosto allineati, cosa che rende il tasso fisso più vantaggioso. E in un contesto economico e sociale instabile e preoccupante, come quello sorto nel 2020 a causa della pandemia, è normale che chi desidera acquistare una casa opti per la soluzione più rassicurante, che scongiuri il rischio di eventuali rialzi improvvisi.

Quando scegliere il mutuo a tasso fisso

Che tipo di acquirente oggi farebbe bene a scegliere il mutuo a tasso fisso?

In questo caso, il profilo ideale è quello di una persona che possiede un reddito definito, che non cambia nel tempo (si presume, quindi, che si tratti di un pensionato o di una persona che lavora in un settore che non prevede scatti di carriera o aumenti dello stipendio). Un acquirente che trova quindi vantaggioso poter usufruire di una rata costante. A questo si unisce il fatto che, negli ultimi tempi, si è registrata solo una minima differenza tra tasso fisso e tasso variabile; a partire dal 2020 siamo entrati in un periodo storico particolarmente conveniente per bloccare le rate dei mutui.

Quando scegliere il mutuo a tasso variabile

Cambiamo scenario: quale mutuo conviene a chi, invece di uno stipendio fisso, lavora come professionista indipendente a partita IVA e prevede di riuscire ad aumentare nel tempo il proprio fatturato? O a chi, pur essendo lavoratore dipendente, immagina di poter fare carriera e ottenere periodicamente un aumento del proprio stipendio?

In questi casi, si consiglia la scelta del mutuo a tasso variabile, ossia della formula che presenta numerosi vantaggi all’inizio, ma che poi deve sottostare alle oscillazioni del mercato (potendo sfruttare anche i momenti in cui l’inflazione scende e, di conseguenza, si abbassa anche la rata del mutuo). Oltretutto, chi opta per un tasso variabile ha il vantaggio di poter abbattere il mutuo più velocemente, dato che gli interessi da versare alla banca sono inferiori.

Ancora qualche consiglio per la scelta del mutuo

Infine, ecco ancora qualche consiglio per capire quale mutuo conviene chiedere.

Innanzitutto, è bene scegliere una formula che preveda uno spread (il tasso applicato dalla banca per concedere il mutuo) non troppo alto. In questo modo, i tassi di interesse saranno più contenuti e il costo effettivo che il cliente dovrà sostenere non sarà eccessivo.

Allo stesso modo, occorre valutare il TAEG, ossia il tasso annuo effettivo globale che rappresenta il costo reale (rata + spese accessorie) che il cliente dovrà sostenere.

Nel caso in cui si desideri comprare casa per la prima volta, è bene informarsi sulle agevolazioni previste dalla legge per chi chiede un mutuo per la prima casa. Le detrazioni consentono infatti un risparmio importante, ad esempio per un lavoratore ancora giovane e all’inizio della sua carriera, che non può ancora fare affidamento su redditi consistenti.

Infine, per avere una panoramica completa sull’argomento, vi invitiamo a leggere le nostre guide su cosa fare per ottenere un mutuo presso il proprio istituto di credito e come richiedere un mutuo quando non si ha un contratto di lavoro.

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